LA SCALA INTERNA PER CASA: NORME, TIPOLOGIE E MATERIALI
Ville, case su due piani, attici con mansarda, appartamenti con soppalco o taverna sono tutte tipologie d'abitazione dove è necessario predisporre un collegamento verticale che unisca i piani grazie all'utilizzo di una scala interna, elemento architettonico di cui è importante valutare, prima di sceglierla, il design tenendo sempre conto dello spazio che si ha a disposizione.
Ma come scegliere la giusta scala interna ? Come per la scelta della scala a chiocciola (clicca qui per l'articolo) sono tre i parametri importanti da considerare.
- Funzionalità: comoda da percorrere.
- Estetica: abbinata al resto dello stile, deve essere un perfetto elemento d'arredo.
- Sicurezza: fissata in modo da risultare stabile e dotata di gradini antiscivolo e parapetto.
LE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE PER LA SCALA INTERNA
Prima di procedere con l'apportare delle modifiche all'interno del proprio appartamento è fondamentale informarsi sul tipo di autorizzazioni che richiede il Comune di residenza.
- Nel caso sia necessario procedere con la demolizione di una parte del solaio oppure eseguire una modifica strutturale per l'inserimento della scala bisogna prima presentare i comune la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) rilasciata da un professionista abilitato.
- Qualora invece l’intervento non implichi modifiche strutturali, oppure sia una semplice sostituzione di una scala già esistente, può bastare presentare in comune la CIL o la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata).
- Mentre se si tratta di una semplice riparazione della scala, conservandone quindi la pendenza, la posizione, la sagoma, ed i materiali, l’intervento può rientrare nell'edilizia libera.
In tutti questi casi è comunque importante essere a conoscenza e verificare le norme previste dal proprio Regolamento edilizio Comunale.
LE NORME PER LA CORRETTA PROGETTAZIONE DELLA SCALA INTERNA
Le caratteristiche tecniche della scala per interni devono rispondere, in maniera perfetta, alle normative che stabiliscono le misure minime degli elementi strutturali e le necessarie autorizzazioni per l’installazione. Le misure devono infatti rispettare il D.M. 236 del 14/6/1989, facendo anche riferimento ai Regolamenti Edilizi Comunali.
Solitamente per un "modello non ad uso pubblico" con rampa, la larghezza minima è di 80 cm. Ogni rampa deve essere costituita da un massimo di 15 gradini e le alzate devono essere tutte uguali. La profondità del gradino, deve essere almeno di 25 cm, con un’alzata di 15-17 cm. Per le ringhiere e le balaustre invece l’altezza minima è di 90 cm e, in nessun punto, deve poter passare una sfera di 10 cm di diametro. Prima di procede all'acquisto, di un determinato modello di scala a rampa, è necessario inoltre valutare con molta attenzione il dislivello tra i due piani che si vogliono collegare: nel caso in cui la distanza è inferiore ai 250 cm si può pensare ad scala a rampa continua, se invece supera i 3 metri, è meglio optare per una tipologia di scala a rampa angolare.
LE TIPOLOGIE DI SCALA A RAMPA PER INTERNI
La tipologia da scegliere, di scala a rampa interna, dipende soprattutto dal contesto in cui si andrà a collocare. In linea generale si dividono principalmente in due categorie: prefabbricate e costruite su misura.
- Le scale prefabbricate: inutile negarlo, sono le più diffuse. Vengono progettate da aziende specializzate e sono disponibili in diversi modelli e materiali. Realizzate con elementi modulari da comporre in base alle esigenze ed assemblare durante la fase di installazione, sono perfette per ogni contesto. Alcuni modelli di scale prefabbricate hanno anche il vantaggio di poter essere smontate, riadattate e rimontate, dettaglio utile soprattutto in caso di trasloco. Il montaggio di questa tipologia di scala, mi raccomando, deve essere sempre eseguito da una persona qualificata per garantire la totale sicurezza durante l'utilizzo.
- Le scale su misura: sono scale uniche, quasi impossibile trovarne due identiche, in quanto vengono realizzate in modo personalizzato. Artigianali od in muratura, in legno od in acciaio, sono progettate seguendo il disegno di un progettista e costruite direttamente in opera. Ideali in ambienti di dimensioni ridotte, dove non è sempre possibile installare una scala interna prefabbricata.
La differenza sostanziale tra queste due tipologie di scala a rampa per interni risiede soprattutto nei tempi necessari per la realizzazione e nella flessibilità di adattamento al contesto.
I MATERIALI PER LA SCALA A RAMPA PER INTERNI
A prescindere dalla tipologia la struttura portante della scala interna deve sempre essere resistente e molto solida. Per ambienti più classici l'ideale è una bella scala in legno mentre per ambienti più moderni è perfetta la versione con vetro od acciaio. La struttura è possibile sceglierla tra diversi materiali legno, muratura oppure acciaio, mentre per i gradini, la ringhiera ed il corrimano si possono personalizzare in base ai propri gusti con vari stili e finiture, con diverse essenze e diversi colori. E' possibile anche uniformare gradini e pavimento con lo stesso legno in modo da creare un continuo verticale, rimane comunque il fatto che la scala è un elemento d'arredo e che quindi deve riprendere lo stile dell'ambiente senza creare troppo contrasto.
IL PREZZO DI UNA SCALE A RAMPA INTERNA E LA DETRAZIONE PER L'ACQUISTO
Per quanto riguarda i costi, invece, a seconda delle situazioni potrebbe rivelarsi più conveniente l’una e a volte l’altra. Le scale infatti sono spesso soluzioni realizzate su progetto ed è quindi difficile indicare dei costi ben precisi. Sul prezzo finale possono influire tanti fattori ed è quindi sempre consigliabile chiedere un preventivo scritto e gratuito, che riporti le varie voci ed i relativi costi del progetto completo. Da non sottovalutare il fatto che fino al 31 dicembre 2020 è possibile ottenere il bonus fiscale del 50% sull'acquisto di una scala, con un importo massimo detraibile di 96.000 euro.
Di questa detrazione può usufruirne il proprietario della casa oppure il locatario o chi ne ha il godimento o l’usufrutto, che deve possedere tutte le autorizzazioni necessarie per i lavori. Il pagamento va fatto con bonifico bancario o postale, specificando la causale del versamento, il codice fiscale di chi fa il pagamento e la partita Iva del beneficiario (chi ha eseguito i lavori). La detrazione, ripartita in 10 anni, verrà applicata sulla dichiarazione dei redditi.
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